Finlandia e Svezia pronte ad entrare nella Nato già quest’estate. A lanciare l’indiscrezione oggi il Times secondo cui l’accelerazione dell’adesione è arrivata dall’attuale guerra in Ucraina.
La domanda di adesione di Helsinki è prevista già per il mese di giugno, seguita a ruota da quella di Stoccolma ed entro l’estate entrambi i Paesi potrebbero entrare a fare parte dell’Alleanza Atlantica. Funzionari della NATO hanno detto alla CNN che le discussioni sulla possibilità che Svezia e Finlandia si uniscano all’Alleanza sono diventate estremamente serie dopo l’invasione della Russia.
L’opinione pubblica di entrambi i paesi circa l’adesione all’alleanza difensiva è cambiata significativamente proprio con la guerra della Russia in Ucraina. Il primo ministro finlandese Sanna Marin ha reso noto che il Parlamento del paese discuterà di una possibile adesione alla NATO “nelle prossime settimane”, aggiungendo che spera che queste discussioni si concludano “prima della metà dell’estate”.
Il primo ministro svedese Magdalena Andersson non ha escluso la possibilità di adesione in un’intervista con SVT già nei mesi prossimi. La Svezia sta intraprendendo un’analisi della politica di sicurezza che dovrebbe essere completata entro la fine di maggio, e il governo dovrebbe annunciare la sua posizione dopo quel rapporto.
Un funzionario finlandese ha sottolineato che il paese non cercherà di unirsi alla NATO per “disperazione”. Piuttosto, le azioni di Mosca in Ucraina hanno costretto la Finlandia “a ripensare i fondamenti”.
“E capiamo che le nostre relazioni con questa Russia che ora esiste, non possono essere le stesse di una volta a causa di queste azioni”, ha detto il funzionario. Alexander Stubb, che ha servito come primo ministro finlandese nel 2014-2015, ha fatto eco a queste parole.
“I finlandesi pensano che se Putin può massacrare le sue sorelle, fratelli e cugini in Ucraina, come sta facendo ora, allora non c’è niente che gli impedisca di farlo in Finlandia. Semplicemente non vogliamo essere lasciati di nuovo soli”, ha detto Stubb, ricordando la guerra d’inverno sovietico-finlandese, che durò dal novembre 1939 al marzo 1940.
Dal canto suo il Cremlino ha sottolineato che dovrebbe “riequilibrare la situazione” se Svezia e Finlandia dovessero entrare nella NATO.
“Dovremo rendere il nostro fianco occidentale più sofisticato in termini di garanzia di sicurezza”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a Sky News. Alcuni paesi della NATO stanno considerando la possibilità che la Russia effettui un attacco prima che la Finlandia cada sotto la protezione dell’alleanza.
Il numero uno della Nato, Stoltenberg ha detto che la Svezia e la Finlandia “possono facilmente unirsi a questa alleanza se decidono di fare domanda”, sottolineando che “hanno lavorato insieme per molti anni, sappiamo che soddisfano gli standard della NATO quando si tratta di interoperabilità, controllo democratico sulle forze armate”.
NATO: cos’è e cosa fa
La sicurezza nella nostra vita quotidiana è fondamentale per il nostro benessere. Scopo della NATO è garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari.
Così campeggia sul sito della Nato, acronimo di North Atlantic Treaty Organization, l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, un’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della Difesa. La NATO è un’alleanza fra Paesi dell’Europa e dell’America del Nord, la cui sede è a Bruxelles e l’attuale segretario generale è il norvegese Jens Stoltenberg. Il Patto Atlantico è il trattato con cui la NATO è stata istituita e venne firmato il 4 aprile 1949 a Washington.
La NATO si impegna a risolvere pacificamente le controversie e in caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Tali operazioni, precisa l’Alleanza, devono essere condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo della NATO – Articolo 5 del Trattato di Washington o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali.
La NATO è tenuta a seguire il principio secondo il quale un’aggressione a uno dei suoi membri equivale a un’aggressione a tutti. Si tratta del principio di difesa collettiva, presente nell’articolo 5 del Trattato di Washington. Finora l’articolo 5 è stato invocato solo una volta, nel 2001, in occasione degli attacchi terroristici dell’11 settembre negli Stati Uniti.
L’Italia è entrata nella Nato nel 1949. Può diventare membro della NATO “qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell’area nord-atlantica”.