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Nato rafforza l’Est con 5 basi in funzione anti-Putin

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ROMA (WSI) – C’è l’accordo tra separatisti filorussi e Kiev: Ucraina e rappresentanti dei ribelli hanno firmato a Minsk un’intesa per il cessate il fuoco. La tregua entrerà in vigore alle sei di questa sera (ora di Minsk, le cinque in Italia). A dare la notizia, non solo i separatisti ma anche fonti Osce al vertice in Bielorussia. Anche il presidente ucraino, Petro Poroshenko conferma “un protocollo preliminare all’accordo di cessate il fuoco”.

Nell’intesa ci sono 14 punti, tra cui il controllo internazionale della tregua e lo scambio dei prigionieri. A vigilare sul rispetto della tregua sarà l’Osce. “Dobbiamo fare tutto il possibile e anche l’impossibile per mettere fine allo spargimento di sangue e alla sofferenza”, ha affermato il presidente ucraino Petro Poroshenko. Da parte loro, i ribelli hanno precisato che la tregua non significa la rinuncia a raggiungere l’indipendenza da Kiev.

Poroshenko: “Pronti a concedere il decentramento”

[ARTICLEIMAGE] Sempre il presidente Poroshenko, ha annunciato che l’Ucraina è pronta “a fare passi straordinari sulla decentralizzazione del potere in alcune zone di Donetsk e Lugansk offrendo loro la libertà economica e garantendo la libertà d’uso di qualsiasi lingua sostenuta da tradizioni culturali”. E poi però sottolinea: “Questo processo di pace si basa sul mio piano di pace, che si fonda sull’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza del mio Paese”.

La Russia: “Ora rispettare il cessate il fuoco”

Il Cremlino plaude al protocollo per il cessate il fuoco nell’est ucraino e auspica che “tutti i punti del documento e gli accordi raggiunti” – riferisce il portavoce Dmitri Peskov – saranno rispettati in modo corretto dalle parti”. Anche per la Nato, l’annuncio è “benvenuto”, ma “basandoci sull’esperienza sappiamo che una cosa sono le dichiarazioni, un’altra la loro messa in atto”, ha commentato il segretario Rasmussen.

Obama: “Al cessate il fuoco seguano i fatti”

In una conferenza stampa a termine del vertice Nato, il presidente degli Stati Uniti ha detto che la Nato è “totalmente unita nel sostenere la sovranità, indipendenza e integrità territoriale dell’Ucraina”. Tuttavia, il presidente si dice “scettico” sulla tenuta della tregua: “Al cessate il fuoco seguano i fatti”, o ci saranno nuove sanzioni per la Russia se Mosca continuerà ad alimentare le tensioni. Anche perché, per Obama, l’aggressione della Russia è “una minaccia per l’Europa libera”.

Il piano della Nato

Intanto l’Alleanza Atlantica ha approvato una forza di risposta rapida composta da cinquemila unità e la garanzia di una presenza costante nell’est Europa. Sono queste le prime decisioni del vertice Nato in corso in Galles, a Newport. Il piano avrà come obiettivo “il rafforzamento della difesa collettiva”, ha detto il segretario Anders Fogh Rasmussen. La risposta alla Russia In particolare, il piano prevede equipaggiamenti pre-posizionati e nei Paesi dell’Est in modo che possano rapidamente rinforzati nel caso di una crisi. Forza cui il Regno Unito ha già annunciato che parteciperà con 3.500 soldati. L’obiettivo della nuova struttura è rassicurare i Paesi membri della Nato che una volta appartenevano al blocco sovietico, specialmente i Paesi baltici, Lituania, Estonia e Lettonia oltre la Polonia.

Il messaggio della Nato e la replica russa

L’ok al nuovo piano di risposta “manda un chiaro messaggio: la Nato protegge tutti gli alleati, in ogni momento”, sottolinea Rasmussen. La decisione “manda anche un messaggio ai potenziali aggressori: se anche dovessero solo pensare di attaccare un alleato, sappiano che dovranno affrontare l’intera Alleanza”. Da Mosca, risponde la Russia: secondo il ministro degli Esteri, il piano della Nato è “una minaccia al processo di pace”.

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E’ arrivato il tanto atteso accordo per la tregua bilaterale nel Sud-est dell’Ucraina, raggiunto oggi a Minsk dai rappresentanti delle autorità ucraine e dai separatisti filorussi. L’annuncio è arrivato prima da fonti russe che hanno seguito i negoziati nell’ambito del Gruppo di contatto, poi è stato confermato via Twitter dai ribelli filorussi. Secondo queste fonti, la tregua deve scattare alle ore 18 russe, quindi le 16 italiane.

L’intesa, sottoscritta con la firma di un protocollo in 14 punti, promette la pace nella tormentata parte Sud-orientale del Paese ex sovietico dopo 5 mesi di conflitto. Kiev ha fatto subito notare che, raggiunto l’accordo, i russi devono ritirarsi. E il premier Arseniy Yatsenyuk si è appellato agli Usa e all’Ue, affinchè siano garanti del cessate-il-fuoco. “Da soli con la Russia non ce la faremo, abbiamo bisogno di garanzie”, ha detto Yatsenyuk durante una riunione del governo nella capitale ucraina, pochi istanti prima che i separatisti annunciassero l’intesa.

Le nuove sanzioni previste dal Regno Unito contro Mosca potrebbero essere tolte con il cessate il fuoco in Ucraina: lo annuncia al vertice Nato in Galles il ministro britannico degli Esteri.

“La cosa più ragionevole è continuare sulla strada delle sanzioni”, ha detto Philip Hammond, per poi aggiungere: “Se poi sarà firmato ed entrerà in vigore un cessate il fuoco duraturo potremmo in quel caso considerare la levata delle sanzioni”.

Grandi misure di sicurezza a Newport,in Galles, cittadina blindata per il summit dei 60 leader mondiali dell’Alleanza e una manifestazione di protesta. Ci sarà anche il presidente ucraino Poroshenko per un incontro a sei prima del vertice di due giorni. Al centro la crisi ucraina, i rapporti con Mosca e il peso della Nato nell’Est europeo. Il presidente Usa Obama e il premier britannico Cameron richiameranno gli alleati alla fermezza anche contro i jihadisti dell’Isis.

“La Russia non è più un partner della Nato” e l’obiettivo del vertice che comincia domani è decidere la “strategia di lungo termine per rendere sicura l’Europa con questa Russia”.

Lo dicono alti funzionari dell’Alleanza Atlantica alla vigilia del summit. “Guardando indietro nel tempo, ci rendiamo conto che sembra che Putin abbia preparato questa situazione negli anni”. E’ la valutazione espressa alla vigilia del vertice. “Mosca considera la Nato un avversario”, aggiungono le fonti, sottolineando che la situazione attuale in Ucraina “è il frutto di un lungo sviluppo” che include l’invasione della Georgia.