L’emergenza migranti torna in primo piano con il Governo che si spacca in due sulla gestione degli sbarchi dalla nave Diciotti, ancorata da tre giorni nel porto di Catania senza aver ricevuto l’autorizzazione a far scendere i 150 migranti presenti a bordo.
Nella notte e dopo i numerosi appelli sono stati fatti sbarcare i 27 minori non accompagnati. Mentre il governo rimane in silenzio, chi si oppone pubblicamente all’accoglienza è il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in polemica con il presidente della camera Roberto Fico, che è intervenuto a favore dello sbarco dei migranti.
“Con Luigi Di Maio lavoro molto bene. Qualcun altro ha tanto tempo per parlare, penso al presidente della Camera, che ogni tanto dice e fa l’esatto contratto di altri esponenti M5s: è un problema che si risolveranno loro”, ha ribadito il vicepremier e ministro dell’Interno in un’intervista a Rtl, dopo avere attaccato Fico ieri. “Se c’è qualche procuratore che mi vuole interrogare, sono pronto domani mattina a spiegare le mie ragioni”, ha aggiunto Salvini intervenendo in merito alle indagini della Procura di Agrigento, che ipotizza il reato di sequestro di persona, ed ha spiegato che “il mio obiettivo è il ‘No way’ australiano. Nessun migrante soccorso in mare mette piede in Australia”.
Ieri Salvini aveva rotto il silenzio sulla vicenda della nave Diciotti, affermando, nel corso di una diretta su Facebook, che “o cambiate Paese o cambiate ministro” “Se ci sono dei bambini possono scendere adesso, degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso”.
Poi l’attacco al presidente della Camera Roberto Fico, che aveva chiesto di far sbarcare i migranti.
“Tu fai il presidente dalla Camera – ha detto Salvini – e io faccio il ministro, con un programma e un contratto di governo ben preciso”. “Leggevo che la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Sono qua, non sono ignoto”, ha proseguito il vicepremier. “Sono ministro dell’Interno di questo Paese con il mandato preciso di difendere i confini di questo Paese, di occuparsi della sicurezza. Se bloccare una, due, tre, quattro o cinque navi mi comporta accuse e processi, ci sono”.
Dopo lo sbarco dei minori, in un tweet di oggi, Fico ha scritto:
“Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla #Diciotti. Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente”.
La Procura di Agrigento ha intanto aperto un’indagine per sequestro di persona e arresto illegale sul trattenimento a bordo della nave Diciotti dei 177 migranti soccorsi dalla Guardia Costiera. L’inchiesta è a carico di ignoti.