Nonostante siano i risparmiatori più consapevoli finanziariamente, dal punto di vista della pianificazione della pensione, gli statunitensi sono molto preoccupati per la loro capacità di raggiungere e mantenere la sicurezza finanziaria in pensione.
Lo rivela lo studio Retirement Insecurity 2019: Americans’ Views of the Retirement Crisis, pubblicato dal National Institute of Retirement Security (NIRS). Tre quarti degli americani pensano che gli Usa stiano affrontando una crisi del pensionamento.
Il 70 per cento di loro pensa che un lavoratore medio non possa risparmiare abbastanza con le sue sole forze per garantirsi una pensione sicura e il 65 per cento crede che sarà necessario lavorare anche dopo l’età della pensione per avere abbastanza soldi.
L’aumento del costo dell’assistenza sanitaria a lungo termine, gli stipendi stagnanti e l’aumento del debito sono i fattori principali che rendono difficile prepararsi per il pensionamento.
Millennial più disposti a risparmiare dei loro predecessori
Il 61 per cento è disposto a sacrificare il proprio stipendio per un reddito garantito in pensione. I più preoccupati per la sicurezza finanziaria sono i giovani di età media 30 anni appartenenti alla generazione dei millennial, quella che dovrà faticare di più per la pensione.
Rispetto alle altre generazioni, come la generazione X e quella dei baby boomer, sono anche i più disposti a risparmiare di più, di una percentuale dall’uno al quattro, per assicurare la sicurezza pensionistica tra i non pensionati.
Gli sforzi dei legislatori statali per ampliare l’accesso ai conti pensionistici per tutti i lavoratori sono sostenuti da una larga parte dei cittadini. Vi è un forte sostegno per i piani pensionistici per i lavoratori statali e locali, e gli americani vedono questi piani di pensionamento come uno strumento per reclutare e mantenere i lavoratori pubblici.