Secondo gli investitori, quest’anno i bond torneranno in scena come copertura per le perdite azionarie. Dopo la più grande perdita dalla crisi finanziaria globale per i portafogli impostati con la regola 60/40, potrebbero arrivare giorni migliori per il complesso di strategie di investimento bilanciate da mille miliardi di dollari. Dopo essere stata correlata negativamente per gran parte degli ultimi vent’anni, la relazione tra azioni e obbligazioni si è ribaltata in modo decisivo nel 2022, quando l’inflazione elevata e i successivi rialzi dei tassi di interesse hanno danneggiato entrambe le asset class, il che significa che le obbligazioni non sono riuscite a coprire i giorni di ribasso delle azioni.
Come si muoveranno azioni e bond
Mentre aumenta l’ottimismo per il raggiungimento del picco dell’inflazione, oltre il 60% dei 610 intervistati nell’ultimo sondaggio MLIV Pulse di Bloomberg scommette che quest’anno le azioni e i bond si muoveranno in direzioni opposte, ristabilendo una relazione storica.
Se avessero ragione, si tratterebbe di un grande cambiamento rispetto all’anno scorso, quando le azioni e il debito sono crollati insieme a causa della crescita vertiginosa dei prezzi. Le grandi perdite di mercato hanno scatenato un’angoscia esistenziale sul futuro della regola di investimento che vede il 60% del patrimonio investito in azioni e il 40% in obbligazioni, alimentando al contempo la caccia di Wall Street a coperture alternative. Ora i partecipanti al sondaggio stanno diventando moderatamente rialzisti sulle obbligazioni.
Un’altra grande evidenza che emerge dalla survey di MLIV Pulse è che nel 2023 si assisterà a una ripresa dell’assunzione di rischio moderata, con l’S&P 500 che guadagnerà circa il 4%. Le proiezioni sono in linea con le previsioni altrettanto contenute degli strateghi di mercato, dato che il rallentamento dell’economia minaccia di ridurre gli utili societari nei prossimi mesi. “La prossima operazione della Fed, una volta terminata, sarà quella dei tagli”, ha dichiarato John Madziyire, senior portfolio manager e responsabile dei Treasury USA presso Vanguard Group Inc. “Prima di arrivare a questo, le obbligazioni saranno in vantaggio. Ciò significa che le obbligazioni tornano a essere un diversificatore“.
“Ci aspettiamo di diventare più positivi sugli asset di rischio a un certo punto nel 2023, ma non siamo ancora a quel punto”, ha scritto BlackRock, il più grande gestore patrimoniale del mondo, nel suo outlook sugli investimenti. “Le valutazioni azionarie non riflettono ancora i danni che ci attendono“.
Inoltre si prospetta all’orizzonte una nuova battaglia tra la Fed e il mercato. I banchieri centrali hanno indicato che i tassi devono rimanere in territorio restrittivo nei prossimi mesi, avvertendo Wall Street che non dovrebbe aspettarsi alcuna riduzione dei tassi quest’anno. Tuttavia, i trader continuano a scommettere che il primo taglio della politica monetaria avverrà prima della fine del 2023.
“Il mercato ha anticipato la Fed fin dall’inizio”, ha dichiarato in un’intervista telefonica Nancy Tengler, ceo e chief investment officer di Laffer Tengler Investments Inc. “Il mercato è più intelligente della Fed“.