Toronto — L’amministratore delegato della banca d’affari piu’ potente al mondo e’ contrario alle misure di austerity nel breve termine, ora che gli sgravi fiscali volgono al termine.
Lloyd Blankfein, oltre che Ceo anche presidente di Goldman Sachs, lo ha detto durante un incontro del Canadian Club di Toronto, precisando di essere a favore della riduzione delle spese e del rigore fiscale sul lungo termine, ma non in questo momento delicato per gli Stati Uniti.
Blankfein sostiene che “con l’austerita’ non si puo’ arrivare a una crescita economica” e che non e’ mai un bene “se il medicinale uccide il paziente”.
In gennaio gli Stti Uniti dovranno fare i conti con un taglio delle spese pubbliche che giungera’ in concomitanza con la scadenza degli sgravi fiscali dell’era Bush. Gli economisti sperano che il Congresso trovi un’intesa e agisca in fretta: l’uno-due di austerita’ farebbe infatti ripiombare la fragile economia Usa in un’altra fase di recessione.