Molti analisti di varie banche d’affari di Wall Street stanno suggerendo in questi giorni l’acquisto di Neoforma.com (NEOF). Si tratta di uno dei prossimi Ipo (initial public offering), in lista d’attesa per partire, come molti altri, dopo la pausa di fine d’anno che durera’ fino a tutto gennaio.
Il titolo, stando a in giudizio abbastanza condiviso, e’ di quelli che potrebbe schizzare in alto il giorno del debutto in borsa, sia perche’ il settore Internet che il mercato delle Ipo rimangono molto forti negli Usa; sia perche’ una serie di alleanze strategiche tra la matricola e altre aziende – tra cui VerticalNet, Healtheon/WebMD e MD On-Line – potrebbe dare il via ad acquisti speculativi.
Viste le buone prospettive, giovedi’ scorso – come accade sempre in questi casi – le banche d’affari che porteranno Neoforma.com alla quotazione hanno aumentato la fascia di prezzo del collocamento da 8-10 dollari a 10-12 dollari ad azione, mentre il numero dei titoli offerti rimane invariato a 7 milioni.
Gli insider della societa’ avranno dopo il collocamento il 41% della societa’. Tra le societa’ di venture capital che hanno finanziato l’operazione Dell USA, Delphi Ventures e Venrock Associates.
Neoforma.com offre servizi business-to-business nel campo dei prodotti e delle apparecchiature mediche, settore molto concorrenziale e altamente frammentato.
Questo mercato, valutato nel 1998 in 150 miliardi di dollari (quasi 300 mila miliardi di lire) e’ costantemente sotto pressione da parte dei governi e dei privati per arrivare a una riduzione dei costi e dei prezzi, tanto che secondo una ricerca sul costo di 23 miliardi di dollari per prodotti medici e apparecchiature medicali, ben 11 miliardi di dollari potrebbero essere eliminati con l’uso piu’ efficiente delle risorse.
Il business-to-business dunque per Neoforma.com si sostanzia dunque nel provvedere un mercato per compratori e venditori di prodoti medicali, e ha al momento 85.000 articoli forniti da 119 produttori e distributori.
Secondo molti analisti, dunque, Neoforma.com sara’ soggetta nel lungo termine alle pressioni competitive di altri concorrenti, e c’e’ il rischio che dopo una possibile iniziale euforia al momento del collocamento, il titolo possa, in seguito, ricadere nell’anonimato (come del resto succede nell’arco di 12 mesi al 75% delle matricole che si quotano sul mercato americano, stando alle statistiche).
Gli operatori del settore fissano il target di prezzo a 12-13 dollari e mezzo, non molto piu’ in alto quindi rispetto al collocamento, ma pur sempre 35-40 volte il fatturato stimato per il 2000.
Neoforma.com e’ nella tipica fase di uno start-up in cui il post-sviluppo iniziale accelera vertiginosamente, cosi’ come del resto le perdite di bilancio, per via degli investimenti effettuati. Secondo alcuni analisti di Wall Street specializzati nel settore bisognera’ aspettare il 2001 prima che il rosso raggiunga il picco; mentre ci vorranno molti anni prima di giungere alla redditivita’.
Inoltre c’e’ una serie di altre aziende simili pronte a sbarcare sul mercato, che cercheranno di quotarsi in borsa. Se e’ da mettere in discussione che qualcuna riesca nel lungo termine a sfondare, svoltando in direzione della profittabilita’ aziendale, nel breve termine si puo’ comunque scommettere che l’Ipo di Neoforma.com attirera’ l’attenzione degli investitori.