ROMA (WSI) – La Germania fa fatica a confermarsi una delle poche eccezioni di economia solida in Europa. La crisi infetta anche il paese e l’ultima prova nel nove arriva con la comunicazione dell’indice manifatturiero, il Flash Pmi, relativo al mese di aprile.
L’indicatore mostra che anche la Germania si sta dirigendo verso la lase di contrazione; anzi, è già in fase di contrazione visto che il dato è sceso al di sotto di quota 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra). Si tratta della peggiore performance in sei mesi.
Guardando in dettaglio: l’indice flash Composite Output si è attestato a 48,8 punti, contro i 50,6 punti di marzo, al valore più basso in sei mesi.
L’indice relativo all’attività dei servizi è calato a 49,2 dai 50,9 di marzo, anche in questo caso al minimo in sei mesi.
L’indice Pmi manifatturiero tedesco è sceso a 47,9 punti dai 49 di marzo, al valore più basso in quattro mesi.
L’indice manifatturiero relativo all’output si è attestato a 47,9, contro i 50 di marzo, anche in questo caso al minimo in quattro mesi.
Ma l’infezione della crisi continua a propagarsi anche in un altro paese considerato core: la Francia.
Una notizia meno negativa arriva dall’Italia, con la fiducia dei consumatori che, nel mese di aprile, ha recuperato terreno, salendo a 86,3 punti, contro gli 85,3 di marzo. In crescita la componente riferita al quadro economico (il relativo indice passa da 69,2 a 73,5), mentre diminuisce quella relativa al clima personale (da 91,4 a 90,5).