NEW YORK (WSI) – Nestlé e Nestcafe stanno approfondendo la ricerca sui legami che esistono tra le diete e le malattie cercando, al contempo, di sviluppare nuovi prodotti più redditizi.
L’accordo tra le due aziende dovrebbe essere svelato questa settimana, senza che però vengano rilevati i termini finanziari.
Nestlé è intenzionata anche a ottenere cellule del cervello e del fegato dalla Cellular Dynamics International lnc (CDI), al fine di studiare come i nutrienti presenti nei cibi possano influenzare le cellule umane.
L’obiettivo è quello, una svolta sviluppate le conoscenze, di creare nuove bevande nutrizionali, frullati e altri prodotti che possano avere benefici sulla salute.
Gli scienziati della Nestlé hanno già iniziato a studiare le cellule umane, per vedere come gli acidi grassi che si trovano negli avocado e nell’olio d’oliva interagiscano con i neuroni. La speranza è quella di trovare rimedi contro l’invecchiamento, ma anche contro l’obesità, il diabete e il morbo di Alzheimer.
Sono molti però gli scettici, soprattutto tra i nutrizionisti e i dottori, che credono che per affrontare alcune malattie non basti far ricorso a determinati ingredienti alimentari.
Tra loro Gavatri Devi, direttore del New York Memory Service, ha dichiarato che una dieta sana può sicuramente svolgere un ruolo importante nel prevenire l’insorgenza di malattie come l’Alzheimer; detto questo, l’aggiunta di un prodotto alimentare invece di un altro non è necessaria, perché l’importante è che il paziente mangi sano e sia in forma.
Il mercato mondiale per i prodotti alimentari e bevande salutari è atteso in rapida espansione nei prossimi anni, dai 772 miliardi di dollari del 2013 al 944 previsti per il 2018.
Si stima inoltre che le vendite di prodotti per la salute e per il benessere cresceranno del 22% durante questo periodo, ovvero il 50% più veloci di quelli dei cibi confezionati convenzionali.