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New York: Fbi arresta spia russa, tramava destabilizzazione mercati

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NEW YORK (WSI) – Sembra la trama di un film di spionaggio, in realtà è un fatto realmente accaduto. L’Fbi di New York ha annunciato di aver arrestato nel Bronx una “spia russa”, accusate di raccogliere dati economici d’intelligence e di reclutare residenti.

Secondo la polizia federale, Evgeny Buryakov, nome in codice “Zhenya”, si fingeva impiegato di una banca russa, ma in realtà faceva parte di una rete che aveva l’obiettivo di raccogliere e analizzare dati economici e di reclutare complici. Zhenya aveva un obiettivo ben ampio: imparare il trading di Wall Street ad alta velocità, gli algoritmi di trading automatico, e in sostanza i modi per dare il via a una “destabilizzazione dei mercati”.

Si tratta di una vera minaccia: di fatto, a partire dal collasso di Lehman Nrothers, i mercati sono diventati talmente veloci da rendere a volte quasi impossibile per le autorità di regolamentazione riuscire a fare il loro lavoro. Gli algoritmi di trading automatico, per esempio, permettono di acquistare e vendere prodotti finanziari in un lampo.

Il ministero della giustizia degli Stati Uniti ha affermato che la spia ha agito con altri due complici, Igor Sporyshev e Victor Podobnyy, sospettati di appartenere alla stessa rete, che hanno lasciato il paese protetti da un’immunità diplomatica.

“Raccogliere informazioni di intelligence con un agente sotto copertura è una minaccia diretta alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha detto il viceprocuratore generale John Carlin.

Non è la prima volta che negli ultimi anni gli Stati Uniti e la Russia hanno avuto problemi sul fronte dell’intelligence. Nel 2013 Mosca ha espulso un cittadino americano sospettato di essere un agente della Cia, in Russia per agganciare agenti russi. (mt)