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NEW YORK, IN BORSA CRESCE LA VOLATILITA’

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Wall Street sale e scende nervosamente, cresce la volatilita’. Gli investitori sono molto incerti, non sanno se approfittare del calo dei prezzi, dopo due giorni di vendite massicce (lunedi’ e martedi’ il Dow Jones aveva perso 416 punti) oppure se vendere. Una serie di notizie positive dal fronte degli utili aziendali e’ stata utile per far cambiare il vento subito dopo l’apertura, trasformando il ribasso in rialzo, ma poco dopo la borsa si e’ girata di nuovo. Secondo molti operatori e’ possibile che i prezzi scendano ulteriormente (vedi articolo WSI con le opinioni di Richard McCabe, chief strategist della Merrill Lynch); il motivo e’ l’impennata dei tassi d’interesse sul mercato obbligazionario e rinnovate paure di inflazione.
Il rendimento del bond a 30 anni ha raggiunto stamattina il tetto record di 6,33%. Si tratta del livello piu’ alto dall’ottobre 1997. Il prezzo e’ sceso di 22/32. Cio’ vuol dire che il mercato gia’ incorpora un prossimo rialzo dei tassi d’interesse di almeno 1/4 di punto da parte della Federal Reserve, alla luce dei rinnovati timori di una crescita dell’inflazione.
Alle 11:20 questa era la situazione degli indici: S&P 500: – 11,11 punti (- 0,86%) a quota 1.274,44. Dow Jones: – 41,80 punti (- 0,41%) a 10.190.36. Nasdaq: – 18,17 punti (- 0,66%) a 2.782,80. Al New York Stock Exchange i titoli in ribasso battono quelli in rialzo per 1.170 a 1.000.