15:15 mercoledì 23 Novembre 2022

2023, lotta serrata all’ìinflazione: tra volatilità e recessione, gli spunti di Vanguard

Nel 2023 i governi e le istituzioni internazionali avranno un solo obiettivo: domare l’inflazione. E per farlo sono pronti ad accettare i rischi legati a volatilità e recessione. Ragion per cui ancor più sui mercati bisognerà attenersi ai princiìpi di buona asset allocation in un portafoglio globalmente diversificato di azioni e obbligazioni. A tracciare tale Outlook sono gli economisti di Vanguard. 

In particolare secondo Vanguard, nel 2023 le condizioni di mercato a livello globale continueranno a dipendere dalle decisioni che le banche centrali e i governi adotteranno per cercare di contrastare un’inflazione persistentemente elevata. E dalle previsioni degli esperti emerge che i governi, pur di debellare l’inflazione, sono disposti ad accettare la volatilità dei prezzi delle attività finanziarie e il deterioramento dei fondamentali macroeconomici.

Le condizioni globali attuali e quelle previste per i prossimi mesi sono simili a quelle che hanno contraddistinto le recessioni globali in passato e lo scenario di base prevede una recessione globale nel 2023. Ma se non si agisce in modo aggressivo per combattere l’inflazione, si rischia di danneggiare famiglie e imprese nel lungo periodo.

Di recessione si tratta, comunque la si chiami

Le preoccupazioni relative alla domanda e all’offerta di energia, la riduzione dei flussi di capitale, il calo del volume degli scambi e la diminuzione della produzione pro-capite lasciano intendere che, con ogni probabilità, l’economia globale entrerà in recessione il prossimo anno.

Ciò premesso, le famiglie, le imprese e gli istituti finanziari sono in una posizione migliore per gestire un’eventuale flessione. Fare il parallelo con situazioni recenti sembra fuori luogo: anche se le recessioni sono dolorose, è improbabile che questa lo sarà in modo particolare.

La crescita dovrebbe concludersi nel 2023 con un andamento piatto o leggermente negativo nella maggior parte delle principali economie, tranne quella cinese. È probabile che la disoccupazione aumenterà nel corso dell’anno, ma non così tanto come durante le crisi del 2008 e del 2020. A causa della perdita di posti di lavoro e del rallentamento della domanda dei consumatori è probabile che la tendenza al ribasso dell’inflazione si protrarrà fino al 2023.

Previsioni per i mercati obbligazionari

Se da un lato l’aumento dei tassi d’interesse ha indotto una sofferenza a breve per gli investitori, dall’altro i tassi d’interesse iniziali più elevati hanno aumentato le nostre aspettative di rendimento per le obbligazioni. Il Vanguard Capital Markets Model, che calcola le aspettative di rendimenti annualizzati a dieci anni, ritiene che le obbligazioni nazionali offriranno agli investitori in euro rendimenti compresi tra il 2,2 e il 3,2%, con un aumento rispetto alle aspettative dello scorso anno (-0.5 – 0.5%). Le obbligazioni globali (escluse quelle dell’area dell’euro con copertura in euro) dovrebbero offrire circa il 2,1 – 3,1% annuo nel prossimo decennio, in aumento rispetto al -0,5 – 0,5% delle previsioni dello scorso anno. Ciò significa che per gli investitori con un orizzonte di lungo termine adeguato alla fine del decennio il patrimonio sarà più elevato di quanto lasciavano pensare le previsioni di un anno fa.

Previsioni per i mercati azionari

L’aumento dei tassi d’interesse, dell’inflazione e dei rischi geopolitici ha costretto gli investitori a rivedere al ribasso le  aspettative per il futuro. Il lato positivo è che il mercato ribassista di quest’anno ha migliorato le previsioni per le azioni globali. Per gli investitori in euro il rendimento delle azioni dell’area euro dovrebbe oscillare tra il 4,9 e il 6,9% annuo nel prossimo decennio, quello delle azioni globali (escluse quelle dell’area euro senza copertura) tra il 3,7 e il 5,7%. In una situazione macroeconomica difficile è importante rimanere concentrati sugli obiettivi a lungo termine del cliente e attenersi ai princìpi di una buona asset allocation in un portafoglio globalmente diversificato di azioni e obbligazioni.

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