A Wall Street tutto fermo in attesa market mover clou inflazione Usa. Futures ingessati
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono in lieve rialzo, in attesa della pubblicazione del dato clou proveniente dal fronte macro degli States, che si conferma il market mover americano più importante della settimana.
Gli economisti prevedono un rialzo del dato CPI relativo al mese di marzo pari a +0,3% su base mensile e del 3,5% su base annua, in una situazione in cui la paura più grande degli investitori è rappresentata dal rischio che la Fed non tagli più i tassi nel 2024 ma che possa, addirittura, tornare ad alzarli.
Massima cautela a Wall Street, rimasta ingessata nella sessione di ieri. Il Dow Jones ha ceduto lo 0,02%, mentre lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,1%. Il Nasdaq Composite è salito dello 0,3%.
Alle 7.15 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,08%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,09%, mentre quelli sul Nasdaq Composite avanzano dello 0,13%.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.