Adidas: lo stop dell’attività in Russia avrà un impatto di 250 mln sulle vendite quest’anno
Adidas, il produttore tedesco di attrezzature sportive, ha avvertito che la sospensione delle sue attività in Russia, in scia al conflitto con l’Ucraina, potrebbe avere un impatto di circa 250 milioni di euro sul fatturato nel 2022, mentre prevede una ripresa delle sue attività in Cina. La notizia fa balzare il titolo che sulla Borsa di Francoforte segna un +7,5% scambiando a 198,90 euro.
Adidas si aspetta una crescita costante delle vendite dall’11% al 13% per il 2022, includendo il rischio in Russia e Ucraina, grazie a un aumento del doppio delle cifre previste nella regione della “Grande Cina”. Il gruppo ha circa 500 negozi in Russia, un quarto del totale.
L’outlook prevede anche un utile netto da continue operazioni salire tra l’1,8 e l’1,9 miliardi di euro, mentre il margine operativo dovrebbe aumentare tra il 10,5 e l’11 per cento.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.