14:30 giovedì 21 Aprile 2022

Affitti: trovare l’inquilino giusto? A Firenze ci vuole il doppio del tempo rispetto a Torino

Trovare l’inquilino giusto per dare in affitto un appartamento può essere piuttosto rapido in alcune città, come Torino e Milano, ma un processo più lungo in altre. Dipende dalla domanda ma anche dalle caratteristiche dell’immobile e da alcuni dettagli. A indagare sulle tempistiche di affitto è Immobiliare.it Insights, che ha condotto una ricerca sulle 12 principali città italiane.

Quanto ci vuole per affittare una casa in Italia?
Guardando nel dettaglio a cosa accade nelle diverse città italiane, si nota che ai due estremi si trovano le città di Firenze e Genova insieme, dove servono in media 4,1 mesi per locare con successo un’abitazione, e Torino, dove invece ce ne vogliono circa la metà (2,3).

Con una tempistica comunque superiore o pari a 3 mesi si trovano Venezia (3,4), Catania e Palermo (3,3), Milano (3,1) e Roma (3). Tra le città dove invece il processo di affitto si conclude abbastanza velocemente figurano Napoli e Bari (2,9), Verona (2,6) e Bologna (2,4).

La presenza di arredamento non riduce sempre i tempi
Contrariamente a quanto si possa pensare, la presenza o meno degli arredi condiziona in maniera significativa sulle tempistiche di affitto di una casa solo in determinati casi e contesti. Si parla di una diminuzione pari quasi ad un mese nel caso di un appartamento arredato a Bologna, dove si passa da 3 a 2,2 mesi, e di Venezia, dove grazie alla presenza del mobilio si affitta in 3,1 mesi anziché in 4. Si tratta di due città a forte vocazione universitaria e, per chi è alla ricerca di una dimora temporanea per motivi di studio, poter disporre di un’abitazione già ammobiliata fa la differenza.

Stesso discorso vale anche per Verona, in cui il tempo medio si riduce del 25%, e Milano con una riduzione del 17%. Al contrario, in alcune città del Sud Italia, l’arredo fa aumentare il tempo necessario a locare con successo un immobile, come nel caso di Palermo (+0,7 mesi), Napoli (+0,6 mesi) e Catania (+0,3 mesi). Qui, infatti, le locazioni hanno una durata tradizionalmente più lunga e riguardano per lo più nuclei familiari che si portano dietro il loro mobilio.

Strano ma vero: terrazzi e balconi allungano la ricerca di un inquilino
Sebbene con la pandemia la possibilità di godere di uno spazio all’aperto privato in casa abbia acquistato sempre più importanza, tra quanti sono alla ricerca di un posto in cui vivere, la presenza di un terrazzo o di un balcone, generalmente, porta ad un aumento delle tempistiche di locazione nelle grandi città. Infatti, solo a Palermo, a Torino e a Venezia risulta più facile affittare un immobile con questa caratteristica.

“Il balcone, o per i più fortunati la terrazza, è stato quello spazio che, nell’imperversare del Covid-19, ci ha assicurato quella boccata d’aria rigenerante e per questo sviluppato una crescente attenzione ed attrazione delle persone per questa parte dell’immobile – afferma Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – Tuttavia, all’aumentare dell’interesse è aumentato anche il prezzo dei metri quadri adibiti a balcone/terrazzo, che ormai sfiora quello dei metri quadri vivibili. Con il parziale ritorno alla normalità a cui stiamo assistendo
in questi mesi, chi cerca una sistemazione temporanea, a parità di altre condizioni, spesso preferisce optare per una stanza in più piuttosto che usufruire di un balcone”.

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