Vivendi rischia maxi multa Agcom. Intanto punta a quotarsi a Wall Street
MILANO (WSI) – Vivendi rischia una multa fino a 540 milioni di euro. Questo perché il gruppo guidato dall’imprenditore bretone Vincent Bollorè non ha ancora scelto se rimanere in Telecom o in Mediaset visto che per le leggi italiani non può stare con un piede in due scarpe.
Ad aprile l’Agcom ha dato a Vivendi due mesi di tempo per presentare il piano e oggi ad agosto tale piano ancora non c’è. Così l’Autorità nella serata di ieri ha avvertito Bollorè che rischia una multa dal 2 al 5 per cento del suo fatturato, tradotto tra i 216 e i 540 milioni di euro.
Il gigante dei media francesi intanto pare abbia allo studio la quotazione a Wall Street della sua controllata Universal Music. Lo riporta Bloomberg, citando fonti anonime vicine alla vicenda. Secondo l’indiscrezione l’ingresso in Borsa avverrà nel 2018 attraverso la vendita del 10-20% del capitale della controllata attiva nel settore della musica. Tuttavia, nessuna decisione sarebbe stata ancora presa. Non è comunque la prima volta che circolano voci sulla possibile quotazione di Universal Music.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.