16:15 giovedì 8 Marzo 2018

Agenzia Valtur piena di debiti, chiede concordato prenotativo

Per mettersi al riparo dai creditori, l’agenzia indebitata specializzata in villaggi turistici e pacchetti vacanza Valtur ha chiesto un concordato prenotativo senza nessuna prospettiva, al momento, per il continuo delle attività. Secondo quanto denunciato dalla Filcams Cgil, la gestione di Andrea Bonomi non si presenterà con alcun piano di rilancio. Il sindacato chiederà al Ministero di farsi parte attiva per il mantenimento del perimetro e dell’occupazione dei villaggi Valtur e del tour operator. Spiega Luca De Zolt per la Filcams Cgil:

“Anche visto il recente investimento di Cassa Depositi e Prestiti nella società, non si può consentire a Bonomi di buttare un operatore del peso di Valtur, con un danno enorme per i territori dove insistono i villaggi e per tutto il sistema turistico italiano”.

Breaking news

17:37
Piazza Affari chiude a -1,8% con Tim e Stm in forte calo

Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm

16:15
Wall Street apre in rialzo: Nasdaq guadagna l’1,09%

L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.

15:58
USA, PIL in crescita oltre le aspettative nel terzo trimestre 2024

L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.

15:15
USA, calo delle richieste di sussidio alla disoccupazione

Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.

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