Alert Fitch su rischi politici in Eurozona. Taglieranno Pil Italia
Alert Fitch sulle conseguenze negative che i rischi politici potrebbero avere sulla crescita dell’economia dell’Eurozona e dell’Italia.
Secondo l’agenzia di rating il concretizzarsi di tali rischi in Italia avrebbe un impatto dell’1,4% tra il 2017 e il 2018.
In particolare, nel caso in cui il peggior scenario si avverasse, secondo Fitch nel 2017 si assisterebbe a una stagnazione dell’economia italiana (riduzione della crescita da +0,9% allo zero per cento), mentre per il 2018 il rialzo sarebbe dimezzato rispetto alle stime attuali, pari a +0,5%, rispetto al +1% atteso.
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Le azioni cinesi hanno chiuso in moderato rialzo, supportate da una riduzione imprevista dei tassi di interesse a breve termine e da una forte iniezione di liquidità. L’attesa conferenza stampa del governatore della Banca centrale potrebbe annunciare ulteriori misure di sostegno.
A settembre, l’indice Pmi del settore manifatturiero dell’Eurozona è sceso a 44,8 punti, segnando il livello più basso degli ultimi 9 mesi. Anche l’indice composito della produzione è diminuito, passando da 51 a 48,9 punti, tornando in territorio di contrazione. L’indice Pmi dei servizi è calato a 50,5 punti. Secondo Cyrus de la Rubia di Hcob, l’Eurozona si avvia verso la stagnazione economica.
L’Istat ha rivisto al ribasso la crescita del Pil per il 2023, ora stimata allo 0,7%. I dati aggiornati mostrano anche una crescita del Pil del 4,7% nel 2022 e dell’8,9% nel 2021.
I prezzi dell’oro nei mercati asiatici continuano a salire, stabilendo nuovi record. Le quotazioni spot hanno raggiunto i 2.631,19 dollari, mentre i future sono arrivati a 2.655,80 dollari, superando la soglia dei 2.600 dollari l’oncia. Questa crescita è sostenuta dalla riduzione dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e da diversi fattori geopolitici ed economici.