Alert Moodys’: “Sofferenze bancarie in Italia hanno raggiunto l’apice”
MILANO (WSI) – Il livello di sofferenze bancarie potrebbe aver raggiunto il suo apice. A dirlo l’agenzia Moody’s secondo cui la percentuale di crediti problematici delle banche italiane possa diminuire a circa il 17,6% nel 2017, dal 18,5% nel 2015.
Dati che mostrano come l’afflusso di nuovi crediti in sofferenza è in rallentamento, il che suggerisce che lo stock potrebbe aver raggiunto il suo picco. Ecco le parole di Michelangelo Margaria, Senior Vice President di Moody’s:
“La formazione di NPL in Italia è rallentata considerevolmente, ma una riduzione dello stock sarà graduale, viste le limitate risorse e l’appetito del mercato per ridurre materialmente lo stock esistente. Inoltre è improbabile che il livello attuale del capitale sia sufficiente ad assorbire le perdite derivanti da un accelerata pulizia dei bilanci”.
Secondo l’agenzia una grande quantità di crediti problematici continuerà ad essere generata dal settore immobiliare e delle PMI.
“Allo stato attuale, le banche italiane hanno uno dei più alti rapporti dei crediti problematici su crediti totali a circa quota 18% del totale e tale cifra è più tre volte la media europea del 5,4%”.
Breaking news
Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.