Alert PacWest, banca Usa valuta opzioni strategiche. Titolo in picchiata (-52%) a Wall Street
Nelle contrattazioni afterhours di Wall Street il titolo PacWest sta crollando di oltre il 50% dopo alcune indiscrezioni, secondo cui la banca californiana starebbe considerando alcune opzioni strategiche, tra cui la possibilità di mettersi in vendita.
I rumor sono stati riportati alla CNBC da una fonte vicina al dossier.
In picchiata anche i titoli di altre banche regionali Usa, come Western Alliance, scivolata del 23% e Zions Bancorporation, in calo del 10% circa.
I titoli delle banche regionali americane continuano a essere bombardati dai sell, dopo la notizia del fallimento di First Republic.
First Republic è stata la terza banca Usa a chiudere i battenti in poco più di un mese.
La maggior parte dei suoi asset e tutti i suoi depositi, garantiti e non, sono stati acquistati da JPMorgan.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.