Almaviva: 2511 licenziamenti a Roma e Napoli
ROMA (WSI) – 2511 licenziamenti nelle sedi di Roma e Napoli di Almaviva Contact, il gruppo italiano che si occupa di innovazione tecnologica. Negli ultimi quattro anni, secondo quanto riferito dalla società, l’azienda ha visto diminuire del 50% i propri ricavi, in particolar modo per lo sviluppo di attività delocalizzate in aree extra UE.
Massimo Cestaro, segretario generale della Slc Cgil definisce “scellerata” la decisione della società:
“Le motivazioni addotte dall’azienda sono pretestuose e strumentali: è evidente l’assoluta inconsistenza delle presunte inadempienze sindacali quali causa della spregiudicata determinazione aziendale. Siamo di fronte a un’autentica provocazione e chiediamo un intervento del Governo. La soluzione all’ennesima crisi di questa azienda non può essere trovata continuando a giocare sulla pelle dei lavoratori”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.