Alphabet: downgrade da Bernstein, dubbi su AI di Google
Altro downgrade per Alphabet, stavolta da parte di Bernstein che ha tagliato il giudizio sulla casa madre di Google da “outperform” a “market perform”.
Il titolo (-0,4%) è in calo per la sesta sessione nelle ultime sette, sebbene sia ancora in aumento di oltre il 30% da inizio anno.
Bernstein ha evidenziato i rischi legati all’intelligenza artificiale (AI), una tecnologia emergente in cui Alphabet è considerata un importante attore, e che ha trainato il rally dei titoli tech nella prima parte dell’anno.
Secondo gli analisti, Alphabet è passata “da troppo lenta a troppo veloce nell’AI” e “la spinta aggressiva per integrare GenAI nei risultati di ricerca principali potrebbe creare una bolla a breve termine sui prezzi delle inserzioni pubblicitarie”, ha scritto Bernstein.
Ieri anche UBS ha declassato Alphabet a Neutral, affermando che i ricavi relativi all’intelligenza artificiale “potrebbero richiedere del tempo per l’ottimizzazione”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
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