Altro che inflazione Weimar: in Germania prezzi salgono +0,1%
L’indice dei prezzi al consumo della Germania risale la china a novembre, seppure molto al di sotto degli obiettivi della Banca centrale europea a causa del gravame dei prezzi dell’energia. Il rialzo dell’inflazione è stato dello 0,1% su base mensile e dello 0,3% su quella annuale, in linea con le previsioni dell’istituto di statistica tedesco.
Lontano dunque il quel “quasi 2%” contenuto nel mandato della Bce, che ha proseguito con il taglio del tasso sui depositi lo scorso 3 dicembre, portandolo dal -0,2% al -0,3% al fine di incentivare la circolazione della liquidità, nonché prolungato il piano di acquisti di titoli al marzo 2017.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.