Altro che reflazione, inflazione armonizzata in contrazione in Italia
Altro che reflazione in Europa, come teme la Germania: a gennaio i prezzi al consumo hanno rallentato il passo in Italia a gennaio rispetto a dicembre. La variazione su base mensile è stata dello 0,2% positiva (stime 0,3%) contro lo 0,4% dell’ultimo mese del 2016. L’indice dei prezzi al consumo è salito, su base annuale, dello 0,9% in linea con le stime e più dello 0,5% del mese precedente. A giudicare dagli ultimi dati macro, insomma, l’inflazione risulta largamente sotto controllo nel nostro paese, la terza economia dell’Eurozona.
Dai valori dell’indice armonizzato HICP della lettura preliminare, emerge poi una contrazione di ben il 2% di questa variabile rispetto al mese precedente. Questo dato dell’inflazione si confronta con un incremento dello 0,4% registrato a dicembre e con il -1,8% stimato dagli analisti interpellati da Bloomberg. L’HICP (cresciuto +0,7% su anno, meno del +0,8% previsto) costituisce un paniere di beni e servizi rappresentativo per l’area euro. Nel paniere si trovano beni quali alimentari, quotidiani, benzina, abbigliamento, computer e lavatrici e servizi come negozi di acconciature, assicurazioni e affitti.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.