10:45 giovedì 9 Dicembre 2021

Amazon: maxi multa dall’Ue per abuso di posizione dominante

Abuso di posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace, che le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica, denominato Logistica di Amazon presso i venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it ai danni degli operatori concorrenti in tale mercato e di rafforzare la propria posizione dominante. Con questa accusa l’Antitrust ha comminato una maxi sanzione di oltre 1 miliardo di euro ad Aamazon e alle società ad essa correlate.

Amazon: l’accusa dell’Antritrust Ue

Secondo l’Autorità, le società hanno legato all’utilizzo del servizio Logistica di Amazon l’accesso a un insieme di vantaggi essenziali per ottenere visibilità e migliori prospettive di vendite su Amazon.it. Tra tali vantaggi esclusivi spicca l’etichetta Prime, che consente di vendere con più facilità ai consumatori più fedeli e alto-spendenti aderenti all’omonimo programma di fidelizzazione di Amazon. L’etichetta Prime consente, inoltre, di partecipare ai famosi eventi speciali gestiti da Amazon, come Black Friday, Cyber Monday, Prime Day e aumenta la probabilità che l’offerta del venditore sia selezionata come Offerta in Vetrina e visualizzata nella cosiddetta Buy Box. Amazon ha, così  impedito ai venditori terzi di associare l’etichetta Prime alle offerte non gestite con FBA. L’istruttoria dell’Antitrust ha accertato che si tratta di funzionalità della piattaforma Amazon.it cruciali per il successo dei venditori e per l’aumento delle loro vendite. Infine, ai venditori terzi che utilizzano FBA non viene applicato lo stringente sistema di misurazione delle performance cui Amazon sottopone i venditori non-FBA e il cui mancato superamento può portare anche alla sospensione dell’account del venditore.
In tal modo Amazon ha danneggiato gli operatori concorrenti di logistica per e-commerce, impedendo loro di proporsi ai venditori online come fornitori di servizi di qualità paragonabile a quella della logistica di Amazon. Tali condotte hanno così accresciuto il divario tra il potere di Amazon e quello della concorrenza anche nell’attività di consegna degli ordini e-commerce. Per effetto dell’abuso, inoltre, sono stati danneggiati anche i marketplace concorrenti: a causa del costo di duplicazione dei magazzini, i venditori che adottano la logistica di Amazon sono scoraggiati dall’offrire i propri prodotti su altre piattaforme online, perlomeno con la stessa ampiezza di gamma.

Le reazioni delle associazioni dei consumatori

“E’ importante che a tutti i venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it siano garantite le stesse condizioni e visibilità, se sanno rispettare gli standard di qualità del servizio da assicurare ai consumatori. Proprio per questo a tutti va applicato lo stesso sistema di misurazione delle performance, così da garantire che il servizio reso ai clienti è sempre di livello elevato” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Inoltre è fondamentale che le aziende possano offrire senza ostacoli tutti i loro prodotti anche su altre piattaforme online, perché solo così vi può essere effettiva concorrenza anche nell’e-commerce” conclude Dona.

Finalmente dall’Antitrust arriva una multa record in grado di sanzionare efficacemente i grandi operatori che adottano comportamenti scorretti. Lo afferma il Codacons, commentando la sanzione da 1,12 miliardi di euro inflitta dall’Autorità ad Amazon per abuso di posizione dominante.

Ancora una volta l’Antitrust è costretta ad intervenire sui giganti dell’e-commerce evidenziando comportamenti che, se confermati i rilievi dell’Autorità, danneggiano non solo gli operatori commerciali, ma anche i consumatori – spiega il Codacons – L’abuso di posizione dominante sanzionato dall’Antitrust e le condizioni imposte da Amazon, infatti, si riflettono non solo sui servizi resi ai consumatori, ma anche sulla concorrenza tra operatori e, quindi, sui prezzi finali proposti al pubblico.

Per tale motivo il Codacons ritiene molto importante la sanzione record elevata dall’Antitrust, perché multe di questa entità possono realmente arrecare un danno ai giganti del web e mettere fine a violazioni e comportamenti scorretti.

La replica di Amazon 

Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e presenteremo ricorso. La sanzione e gli obblighi imposti sono ingiustificati e sproporzionati. Più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni. Investiamo costantemente per sostenere la crescita delle 18.000 piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon e forniamo molteplici strumenti ai nostri partner di vendita, anche a quelli che gestiscono autonomamente le spedizioni”. Questa la replica di Amazon

 

Breaking news

15/11 · 17:37
Finale Piazza Affari, Ftse Mib a -0,5%

Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics

15/11 · 16:21
Wall Street apre un calo: Dow Jones cede lo 0,45%

A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.

15/11 · 15:40
USA, vendite al dettaglio in crescita dello 0,4% ad ottobre

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.

15/11 · 13:03
Mercati cinesi in ribasso: Shenzhen cede il 2,62%

Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.

Leggi tutti