Amazon: spesa in aumento nel Prime Day ma sotto stime
Nel corso del Prime Day di 48 ore organizzato da Amazon.com, le spese online degli acquirenti americani hanno raggiunto i 12,7 miliardi di dollari. Nonostante l’aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente, il dato è rimasto al di sotto delle stime di Adobe., che prevedevano una crescita del 9,5%.
Sempre secondo quanto riferito da Adobe, un numero sempre maggiore di clienti ha fatto ricorso ai servizi “acquista ora, paga dopo”, una tendenza che segnala la crescente preoccupazione dei consumatori riguardo l’andamento dell’economia. “Da mesi, i consumatori stanno risentendo degli effetti di un’inflazione persistente e di un ambiente economico incerto”, ha affermato Vivek Pandya, analista di Adobe. “Ciò ha spinto gli acquirenti a cercare metodi più flessibili per gestire le loro spese, soprattutto in occasione del Prime Day.”
Lanciato da Amazon nel 2015, il Prime Day aveva l’obiettivo di attrarre nuovi abbonati, disposti a pagare 139 dollari all’anno per usufruire di sconti sulla spedizione, streaming video e altri vantaggi. Da allora, numerosi rivenditori, tra cui Walmart e Target, hanno seguito l’esempio di Amazon, proponendo i propri sconti e contribuendo ad aumentare le vendite e-commerce in un periodo dell’anno in cui generalmente i consumatori tendono a ridurre gli acquisti.
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Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.