Amministrative: bufera giudiziaria per PD a Napoli e a Roma mancano voti
NAPOLI (WSI) – Roma e Napoli, due grandi città che si preparano al ballottaggio domenica 19 giugno e su cui arriva una bufera che riguarda proprio le amministrative. Nel capoluogo partenopeo, due candidate dal Pd, Anna Ulleto e Rosaria Giugliano, in lizza rispettivamente per il Consiglio Comunale e per una delle municipalità cittadine sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
Le due avrebbero ottenuti voti in cambio della promessa di un lavoro nel programma Garanzia Giovani. I carabinieri hanno perquisito le abitazioni delle due e le sede dei comitati elettorali. A commentare la notizia il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani:
“Se saranno riscontrati i fatti su Napoli riportati dalle agenzie di stampa, il Pd sarebbe parte lesa rispetto a certi comportamenti. Auspico che la magistratura faccia il più presto possibile chiarezza su una vicenda che, se provata, va condannata e punita senza se e senza ma”.
Ma a Napoli lo scandalo si allarga dopo la pubblicazione di un video che mostra persone, in diverse zone della città, che entrano ed escono da un Caf con in mano la scheda elettorale, presunti passaggi di denaro e materiale elettorale a poca distanza dai seggi. “Immagini inaccettabili”- commenta il sindaco uscente Luigi De Magistris.
“Una vergogna, uno squallore per il mandante e per gli esecutori, ma il 19 vinceremo anche contro la teppaglia e chi utilizza in politica metodi camorristici”.
Altra città, altra corsa. A Roma dove il ballottaggio vede come sfidanti Virginia Raggi del M5S e Roberto Giachetti del Pd, a quattro gironi dalla chiusura dei seggi sembra non ci siano ancora dati definitivi. In 26 sezioni su 2600 i presidenti non avrebbero consegnato i verbali firmati. Sembra che alla chiusura dei seggi alcuni verbali siano spartiti finendo così per mancare all’appello almeno 11mila voti.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.