Amnesty International: Shell complice degli abusi in Nigeria
La Royal Dutch Shell Plc complice negli abusi del governo nigeriano, per omicidi e stupri, perpetrati in più di vent’anni fa, durante la repressione delle manifestazioni nella regione dell’Ogoniland, territorio del Delta del Niger dove il colosso olandese del petrolio ha cominciato a trivellare nel 1958.
Questa l’accusa mossa da Amnesty International che chiede alle autorità in Nigeria, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito di aprire un’indagine contro la Shell.
“Le prove che abbiamo esaminato dimostrano che Shell ha ripetutamente incoraggiato l’esercito nigeriano ad affrontare le proteste della comunità, anche quando sapeva degli orrori che ciò avrebbe portato a omicidi illegali, stupri, torture, incendi di villaggi”.
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Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.