Analisti: petrolio a $100 già a fine anno. Brent sfonda $80
I prezzi del petrolio potrebbero raggiungere quota $ 100 al barile verso la fine dell’anno o all’inizio del 2019 per effetto delle sanzioni statunitensi contro l’Iran.
Lo ha detto Daniel Jaeggi, presidente della merchant di materie prime Mercuria Energy Trading, durante una conferenza all’ Asia Pacific Petroleum Conference (APPEC) a Singapore, specificando che entro la fine del quarto trimestre di quest’anno, quasi 2 milioni di barili al giorno di greggio potrebbero essere eliminati dal mercato.
Intanto oggi le quotazioni del petrolio continuano a salire con il Brent che raggiunge gli 80,5 dollari al barile, il livello più alto da novembre 2014. In rialzo anche il greggio Wti che viaggia sopra i 72 dollari.
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Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.