Anche attività industriale Usa si ferma: ISM manifatturiero ai minimi di 2 anni
Anche gli Stati Uniti non sono stati risparmiati dalla frenata dell’attività nel manifatturiero. Il settore si è indebolito il mese scorso, stando ai dati ISM e Markit. L’indice ISM manifatturiero è sceso a 54,2 punti a febbraio dai 56,6 di gennaio.
Si tratta del livello più basso in due anni di tempo e un valore molto più basso dei 55,5 punti previsti dagli economisti. Una qualsiasi lettura sopra i 50 è indice di espansione dell’attività. I nuovi ordini, la produzione e l’occupazione hanno tutti registrato tassi di crescita inferiori nel mese preso in esame. Anche il sondaggio IHS di Markit ha mostrato un risultato analogo, deludente.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.