Anche Google posticipa ritorno in ufficio a gennaio
Anche Alphabet posticipa il ritorno volontario in ufficio dei dipendenti a gennaio del prossimo anno. Lo ha affermato ieri il ceo Sundar Pichai, citando l’incertezza causata dalla pandemia in molte parti del mondo complice la rapida diffusione della variante Delta che sta facendo riconsiderare alle aziende le loro raccomandazioni su uso mascherina a lavoro e politiche di vaccinazione. “Oltre il 10 gennaio, consentiremo ai paesi e alle località di prendere decisioni su quando porre fine al lavoro volontario da casa in base alle condizioni locali”, ha detto Pichai in una e-mail ai dipendenti.
In precedenza la casa madre di Google aveva rinviato il ritorno in ufficio da settembre a ottobre.
Nelle ultime settimane anche Amazon.com, Apple e Lyft hanno rinviato e tempistiche di ritorno in ufficio al 2022 per i lavoratori statunitensi a causa della pandemia.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.