Anche Samsonite risponde a chiamata Trump: “pronti a spostare produzione in Usa”
Anche Samsonite, che produce la maggior parte delle sue valigie in Europa, India, Cina e Vietnam, è pronta a spostare le attività negli Stati Uniti, come ha chiesto Donald Trump. Il neo presidente Usa sta incoraggiando le società del mondo a costruire fabbriche in America, per creare più posti di lavoro.
Il primo gruppo al mondo di valigie, che a sede a Hong Kong ma è stata fondata a Denver, ha chiuso il suo stabilimento del Colorado nel 2001 per motivi di costi e scarsa redditività. Il brand Samsonite, stando alle dichiarazioni del suo amministratore delegato, potrebbe presto tornare alle origini.
Ramesh Tainwala ha dichiarato all’emittente CNBC che “con il 40% delle vendite che sono in Usa, non esiteremmo a sondare la possibilità di tornare a produrre negli Stati Uniti”.
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Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.