Ape, in arrivo 135mila buste Inps per i possibili beneficiari
L’Inps invierà alla platea di possibili utilizzatori dell’Ape, l’anticipo pensionistico previsto dall’ultima manovra economica, migliaia di lettere informative e migliaia note email per chiarire i termini di questa opzione per la pensione anticipata. A febbraio saranno inviate quindi, 135mila “buste arancioni” e 135mila messaggi via posta elettronica, ha fatto sapere il presidente dell’Inps Tito Boeri in un intervento presso la sede del Gruppo24Ore.
“Dopo anni in cui i requisiti [per il pensionamento] erano stati inaspriti e al termine di una crisi molto profonda per l’economia italiana, è presumibile ci sarà una fortissima pressione per poter utilizzare i margini di flessibilità che la legge oggi consente in un modo altamente selettivo, perché solo alcune categorie di lavoratori potranno accedere a queste forme di uscita anticipata” ha dichiarato Boeri, “credo che potremo aspettarci una fortissima domanda di informazioni da parte delle persone potenzialmente interessate. Inoltre l’Ape volontaria è un’architettura estremamente complessa con forti implicazioni sul futuro pensionistico delle persone”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.