Apertura in rosso per Wall Street, giù Alphabet e Amazon
Apertura in secca caduta per il Nasdaq 100 e l’indice Dow Jones, rispettivamente in ribasso del 2,63% a 6.832,08 punti e dello 0,95% a 24.747,91.
Tengono banco soprattutto i crolli di due big del listino tecnologico, Amazon (-9,6%) e Alphabet, società madre di Google (-4,2%). Entrambi i titoli hanno ridotto le perdite, pur rimanendo ampiamente in territorio negativo. I risultati trimestrali delle due società, nonostante gli utili in crescita avrebbero deluso le attese elevate del mercato sul fronte dei ricavi.
La borsa Usa non si è lasciata troppo influenzare dai dati sul Pil americano del terzo trimestre (+3,5%) e dell’inflazione in rallentamento (+1,6%); dati che prefigurano che i target della Casa Bianca sulla crescita al 3% annuo siano a portata di mano per il 2018.
Breaking news
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola
Goldman Sachs predice che l’oro raggiungerà un record nel prossimo anno grazie agli acquisti delle banche centrali e ai tagli dei tassi