Apertura incolore a Piazza Affari
Partenza poco mossa per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari pressoché invariato in area 27.060 punti. Denaro su Cnh (+1,6%), Tenaris (+1,1%) e A2a (+1,05%) mentre perdono terreno Amplifon (-1,85%), Ferrari (-1,3%) e Stm (-1,2%).
Sotto la lente le riunioni di Fed e Bce in arrivo la prossima settimana, dopo la mossa a sorpresa di ieri della banca centrale canadese che ha alzato i tassi di 25 punti base. Per l’istituto di Washington, che si riunirà il 13/14 giugno, le attese sono per una pausa nel ciclo restrittivo, mentre la Bce dovrebbe aumentare il costo del denaro dello 0,25%.
Dall’agenda macro odierna sono attesi i dati dell’eurozona sul Pil e sull’occupazione, oltre alle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa. Intanto il Pil giapponese è risultato molto più forte del previsto, con l’economia in espansione del 2,7% nel primo trimestre rispetto alle proiezioni di crescita dell’1,9%.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 181 punti base, con il decennale italiano al 4,28%. Tra le materie prime, il petrolio (Brent) resta sopra i 77 dollari al barile, mentre fra le valute l’euro/dollaro oscilla in area 1,07.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.