Apertura prudente a Piazza Affari, balzo di Recordati
Partenza cauta per le borse europee. A Piazza Affari il Ftse Mib è pressoché invariato (+0,06%) in area 28.830 punti, con acquisti prevalentemente su Recordati (+%) dopo l’accordo con GSK per la commercializzazione di nuovi prodotti in 21 Paesi. Bene anche Pirelli (+0,6%) ed Eni (+0,6%) mentre perdono terreno Stm (-1,2%) e Leonardo (-1,1%).
Chiusura in calo ieri, a Wall Street, per l’S&P500 (-0,7%) e il Nasdaq (-2,05%) dopo le trimestrali deludenti di Tesla e Netflix. Oggi sono in uscita i conti di American Express, ma l’attenzione si sposta già alla prossima settimana con le riunioni delle banche centrali e i risultati di altri colossi come Microsoft, Alphabet e Meta Platforms.
Secondo molti analisti, quello di mercoledì potrebbe essere l’ultimo rialzo dei tassi da parte della Fed, mentre rimane maggiore incertezza sulle mosse future della Bce, dopo lo scontato aumento di 25 bp di giovedì prossimo.
In mattinata sono stati diffusi i dati sull’inflazione giapponese, lievemente superiore alle attese (3,3% a giugno), da valutare in vista del meeting della BoJ di venerdì prossimo.
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno mostrato un incremento superiore alle attese, sottolineando la resilienza dei consumi nonostante l’inflazione elevata.
Sul Forex, l’euro/dollaro si stabilizza a 1,114 mentre il dollaro/yen si attesta a 140,1. Tra le materie prime il petrolio (Brent) torna sopra gli 80 dollari al barile. Movimenti contenuti nel comparto obbligazionario, dopo gli aumenti dei rendimenti di ieri, soprattutto negli Usa in scia al calo delle richieste settimanali di disoccupazione.
Il biennale Usa si attesta al 4,84% e quello del decennale al 3,85%. Lo spread Btp-Bund rimane poco sopra i 160 bp con il decennale italiano al 4,1%.
Breaking news
Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.