Apertura sulla parità a Piazza Affari, sale Mps
Avvio poco mosso per le borse europee. A Piazza Affari, Ftse Mib sostanzialmente invariato in area 34.060 punti, con Mps (+1,8%) in luce in scia ai rumors su una possibile cordata guidata dal banchiere Enrico Marchi interessata ad una quota nell’istituto. Ben intonata anche Prysmian (+0,8%), in calo invece Telecom Italia (-1,5%) e Stellantis (-1,2%).
Nell’agenda di oggi spiccano le prime trimestrali americane (le banche JPMorgan e Wells Fargo, oltre a BlackRock), i prezzi alla produzione e la fiducia dei consumatori Usa. Ieri l’inflazione ha sorpreso al rialzo, con l’indice core in accelerazione al 3,3% annuo, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione hanno registrato un balzo a 258 mila unità segnalando un possibile rallentamento del mercato del lavoro.
Lato Fed, lo scenario più probabile in vista della prossima riunione sembra quello di un taglio da 25 punti base, lo stesso che dovrebbe effettuare la Bce la prossima settimana.
Domani, l’attenzione si sposterà sulla Cina, dove sono attesi nuovi stimoli fiscali per 2 trilioni di yuan (283 miliardi di dollari).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 128 punti base, con il decennale italiano al 3,54% e il benchmark tedesco al 2,26%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent risale a 78 dollari al barile aspettando la risposta di Israele all’attacco iraniano, mentre l’oro risale a 2.640 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro in calo a 1,093 e dollaro/yen a 148,75.
Breaking news
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
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