Apple, delusione del nuovo iPhone 8 potrebbe ancora danneggiare il titolo
Le ultime novità di Apple, com’è noto, non hanno impressionato il mercato, che, in un contesto di generale rialzo ha corretto le valutazioni di Apple di circa l’1% da quando l’iPhone 8 è stato presentato. Secondo Max Wolff, capo economista presso Disruptive Technology Advisers, said Tuesday potrebbe essere l’inizio di un nuovo trend: “Cominciamo a vedere qualcosa di un po’ preoccupante per noi. Gli analisti stanno alzando i loro prezzi target. Ma l’accoglienza dell’iPhone 8 e iOS 11, il sistema operativo, sembrano meno eccitanti. E i ritardi dell’iPhone X, il nuovo telefono, sembrano grossi. Perciò siamo preoccupati che alcuni dei migliori piani non verranno realmente realizzati”.
Altri dubbi riguardano le qualità intrinseche dello stesso iPhone8: “Alcune persone sono interessate a comprare il 7 al posto dell’8 perché è piuttosto simile, costa meno” e non avrebbe i problemi riportati al sistema operativo.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.