Apple in calo dopo previsioni deboli di Taiwan Semiconductor Manufacturing
Apple in calo, di quasi il 2%, dopo l’outlook debole diffuso dal produttore di chip Taiwan Semiconductor Manufacturing che per il secondo trimestre si aspetta un fatturato fra 7,8 e 7,9 miliardi di dollari, inferiore alle attese del consensus. Fra le cause, la domanda debole di smartphone di fascia alta, che ha sollevato dubbi sul collasso della domanda globale di iPhone. Citato da Bloomberg, l’analista di JPMorgan Gokul Hariharan ha dichiarato che l’iPhone era parte importante nella debolezza della previsione del secondo trimestre di TSM.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.