Apple, caso Irlanda. Maxi stangata fiscale. Da Ue richiesta 13 miliardi euro tasse arretrate
Il verdetto per Apple è arrivato, e pesa come un macigno. Noncurante degli appelli arrivati dagli Usa, che hanno accusato l’ Unione europea di non comportarsi da autorità fiscale sovranazionale, Bruxelles, nelle besti di Margrethe Vestager, commissaria alla Concorrenza, ha sentenziato che l’Irlanda ha permesso ad Apple di usufruire di benefit fiscali per un valore fino a $14 miliardi.
Così Vestager, che ha puntato il dito contro Apple, sottolineando che Apple Sales International – che fornisce e distribuisce i prodotti del colosso e che ha sede a Hollyhill, in Irlanda -, ha “pagato molte poche tasse sui suoi utili.
Immediata la reazione del ministro delle Finanze irlandese, che ha detto di essere profondamente contrario alla decisione della Commissione Ue. Intanto l’agenzia di stampa Dow Jones riporta che gli accordi fiscali che Apple ha siglato in Irlanda hanno permesso al colosso di pagare quasi zero tasse sugli utili guadagnati, nel corso del 2014.
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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
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