Apple: voci su inchiesta iPhone lenti mettono sotto pressione il titolo
Continua la fase negativa per le azioni Apple, che ieri ha chiuso con un calo dello 0,60% recupernado dai minimi.
Le azioni, già sotto pressione per timori dovuti a un rallentamento della produzione del suo iPhone X, hanno accelerato al ribasso sulla scia di rumors secondo cui la Giustizia Usa e la Securities and Exchange Commission hanno avviato un’inchiesta per capire se il colosso tecnologico abbia violato leggi finanziarie in merito agli aggiornamenti software che hanno provocato rallentamenti di modelli vecchi di iPhone.
Da inizio anno il titolo Apple ha perso il 2% ma negli ultimi 12 mesi è salito del 36%. Domani a mercati Usa chiusi arriverà la trimestrale del gruppo, che dovrebbe essere da record.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.