Apple, titolo ancora in ribasso per tagli alla produzione di iPhone
Prosegue il ribasso del titolo Apple: dopo la discesa di ieri, che aveva portato le azioni di Cupertino ai minimi dall’ottobre 2014, il prezzo ora si aggira sui 97,21 dollari, in ulteriore calo del 3,47% (la chiusura di ieri era a 100,7 dollari). Nonostante la solida performance delle vendite sull’App Store dell’anno scorso, prevale la preoccupazione sul taglio degli ordini di iPhone, pubblicato dall’Asia Nikkei Review, per il quale si prevede un calo nella produzione del 30% nel primo trimestre dell’anno rispetto ai precedenti piani.
Mentre Apple non ha commentato queste voci il produttore taiwanese Foxconn, una delle aziende coinvolte nella manifattura dello smartphone della Mela, ha confermato al Wall Street Journal di aver “ricevuto incentivi finanziari […] per mantenere la significativa forza lavoro impiegata nello stabilimento di Zhengzhou”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.