ArcelorMittal alla conquista dell’Ilva: “La inseriremo nell’automotive”
MILANO (WSI) – Produzione annua in crescita a 8 milioni di tonnellate con 6 milioni realizzati direttamente dall’Ilva, l’abbandono definitivo dell’altoforno 5, considerato troppo costoso da ristrutturare e l’accelerazione sulle capacità degli impianti di Genova e Novi Ligure considerati altamente strategici.
Queste le direttive su cui si muoverà l’ArcelorMittal scesa in campo in cordata con Marcegaglia per la conquista dell’Ilva.
“L’Italia è un mercato vasto che incide sul fatturato europeo di ArcelorMIttal per l’8% e nel quale non abbiamo produzione primaria. L’Italia è il nostro quinto mercato di riferimento, è un mercato che richiede molto acciaio e che oggi ci impone costi di trasporto elevati perché i prodotti vengono spediti. Produrre in Italia significa fornire i nostri clienti sul luogo, e conquistarne altri. ArcelorMittal è il primo fornitore europeo dell’automotive, intendiamo inserire Ilva nella nostra rete di impianti specializzati per l’automotive”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.