Argentina: inflazione raggiunge il 124% con l’acuirsi della crisi del costo della vita
Il tasso d’inflazione annuale dell’Argentina è salito al 124,4% in agosto e ha raggiunto il livello più alto dal 1991, alimentando una dolorosa crisi del costo della vita nel paese sudamericano.
L’impennata dei prezzi, superiore alle previsioni, sta costringendo gli acquirenti, duramente colpiti, a fare la corsa quotidiana per trovare offerte e opzioni più economiche, dato che le impennate dei prezzi lasciano grandi differenze da un negozio all’altro, con sconti sparsi per attirare gli acquirenti.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.