Asta Btp a breve e lungo periodo: raccolti 7 miliardi con tassi stabili
Il Tesoro italiano ha collocato 7 miliardi di euro in titoli Btp a breve e lungo periodo, sborsando interessi per lo più invariati rispetto alle più recenti emissioni. Sono stati piazzati Btp a 3 anni (quindi con scadenza 2019) per 2 miliardi di euro contro una domanda pari a 3,523 miliardi. Il rendimento si è attestato allo 0,08%, in rialzo del +0,04% rispetto all’asta precedente.
Il governo ha collocato con successo inoltre titoli del debito a 7 anni (consegna 2023) per 3 miliardi, a fronte di richieste per 3,961 miliardi di euro. In questo caso il tasso si è posizionato allo 0,83%, in flessione del 0,05% rispetto all’asta precedente.
I Btp a 30 anni sono stati collocati tutti per un ammontare complessivo di 2 miliardi. Il bond con scadenza 2044 è stato collocato per 742 milioni rispetto a una domanda per 1,559 miliardi con un rendimento del 2,44%, mentre il titolo con scadenza 2047 è stato piazzato per 1,259 miliardi contro richieste per 1,990 miliardi e un tasso del 2,49%.
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Accenture ha lanciato in Italia LearnVantage, una piattaforma di apprendimento avanzata che sfrutta l’intelligenza artificiale per accelerare le trasformazioni tecnologiche nelle organizzazioni. L’iniziativa include un investimento di oltre 1 miliardo di dollari e l’acquisizione di Udacity.
A settembre 2024 i prezzi import-export degli Stati Uniti hanno subito un calo significativo, secondo il Bureau of Labour Statistics. I prezzi import hanno registrato una variazione negativa dello 0,4% su base mensile, mentre i prezzi export sono diminuiti dello 0,7%. Questo trend riflette un quadro economico complesso, con variazioni anche al netto delle importazioni di petrolio e dei prodotti agricoli.
Morgan Stanley ha riportato un significativo aumento dell’utile netto nel terzo trimestre del 2024, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. I ricavi netti sono cresciuti del 16%, raggiungendo 15,4 miliardi di dollari, mentre l’utile per azione è salito a 1,88 dollari. Questi risultati riflettono una gestione efficace del capitale, con un Common Equity Tier 1 capital ratio del 15,1%.
Le richieste di mutui negli Stati Uniti hanno subito un significativo calo nella settimana terminata l’11 ottobre, con una diminuzione del 17% rispetto alla settimana precedente. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande hanno registrato una flessione, mentre i tassi sui mutui trentennali sono aumentati.