Attacco russo a centrale nucleare Ucraina scatena panico totale. Ftse Mib -4,6%: Telecom -10%, UniCredit -8,5%
Mercati in caduta libera, il Ftse Mib crolla del 4,6% a 22.850 punti circa dopo la notizia del bombardamento della più grande centrale nucleare dell’Europa, situata in Ucraina, da parte delle forze russe di Vladimir Putin.
L’Ispettorato statale nucleare dell’Ucraina ha scritto inoltre su Facebook che “l’impianto nucleare di Zaporizhzhya è stato preso dalle forze militari della Federazione russa”.
Tra i titoli peggiori del Ftse Mib si mettono in evidenza il tonfo di Telecom, che crolla di oltre il 10%, e di UniCredit, che accelera al ribasso con un tonfo superiore a -8,5%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.