Attentati Parigi, Bruxelles riapre le scuole
Riaprono le scuole e alcune linee della metropolitana a Bruxelles, che oggi torna (in parte) alla normalità dopo l’emergenza-sicurezza scattata in seguito agli attentati di Parigi. Ciononostante la capitale belga resta con l’attenzione ad altissimi livelli, con centinaia di poliziotti armati e forze dell’esercito in ricognizione.
Il pericolo di altri attentati, dunque, è ancora temuto dalle autorità; uno degli autori degli attacchi di Parigi, Salah Abdeslam, è stato di certo a Bruxelles ed è ancora a piede libero.
Questi livelli di allerta verranno mantenuti almeno fino a lunedì. Il ministro degli Esteri del Belgio, Didier Reynders, ha dichiarato che si sta dando la caccia a una decina di sospettati per l’organizzazione degli attentati di Parigi.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.