Australia cancella la Tampon Tax: dal 2019 stop a imposta “sessista”
L’Australia dice no alla Tampon Tax, ossia l’Iva al 10% applicata su alcuni prodotti di igiene femminile, giudicata sessista.
Dopo un braccio di ferro durato vent’anni, il governo centrale ha raggiunto un accordo con gli Stati e i Territori per rivedere la tassazione di alcuni prodotti. L’aliquota al 10% difatti non è stata mai applicata su prodotti come preservativi o le creme solari che esonerati ma non su assorbenti e tamponi. Da qui la protesta che ad oggi ha portato alla decisione unanime da parte dei ministri delle Finanze degli Stati e dei Territori di abolire la “Tampon tax” a partire da gennaio 2019.
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Finale poco sopra la parità per Piazza Affari. Diffusa in giornata l’inflazione dell’eurozona, chiusura anticipata oggi per Wall Street
A Wall Street, i mercati finanziari chiudono in anticipo dopo il Ringraziamento, con i principali indici che mostrano guadagni settimanali. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq segnano incrementi rispettivamente dell’1%, 0,5% e 0,4%. Il mese di novembre si conclude positivamente grazie alla rielezione di Donald Trump. Il petrolio Wti registra un lieve aumento ma si avvia verso una settimana negativa.
PostePay e Amazon rafforzano la loro collaborazione per migliorare l’esperienza di acquisto online. Grazie a nuove soluzioni, come la ricarica automatica delle carte prepagate, i clienti possono completare gli acquisti in modo più semplice e sicuro. Questo accordo consolida la posizione di PostePay nel settore dei pagamenti digitali e dell’e-commerce in Italia.
Il Canada ha registrato una crescita del PIL dell’1% nel terzo trimestre del 2024, in linea con le previsioni degli analisti ma al di sotto delle aspettative della Bank of Canada. Il PIL di settembre è cresciuto dello 0,1% rispetto ad agosto, con previsioni di un ulteriore aumento dello 0,1% per ottobre.