Australia: inflazione CPI rallenta il passo per il terzo mese consecutivo
Nel mese di luglio l’inflazione in Australia misurata dall’indice dei prezzi al consumo è salita del 4,9% su base annua, rispetto alla crescita di giugno pari a +5,4%.
Il tasso di crescita dell’inflazione australiana ha rallentato il passo per il terzo mese consecutivo.
Escludendo i prezzi più volatili dei beni alimentari, del carburante e dei viaggi, l’inflazione core è salita in Australia al ritmo annuo del 5,8%, rispetto al 6,1% di giugno.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.