Austria entra nella storia con bond centenario, rendimento del 2,15%
Se ne sta parlando poco sui mercati ma è notizia degna di nota l’avvio del collocamento di un titolo Matusalem (ovvero a 100 anni) da parte dell’Austria. Il paese, uno dei più virtuosi dell’area euro, vuole testare i mercati con l’emissione che avrebbe consentire all’Austria di recuperare almeno 1 miliardo di euro. Se l’asta del bond centenario sarà con successo, dimostrerà che c’è domanda per titoli a così lunga durata, i cui valori sono estremamente sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. I livelli di mercato iniziali dicono che il rendimento dovrebbe aggirarsi intorno al 2,15% (60 punti base sopra il tasso del titolo con scadenza 2047).
Il tutto mentre sul mercato secondario lo Spread tra Btp e Bund decennali si è ristretto a 167 punti base e quello con i Bonos della Spagna si è abbassato a 39 punti base da 40 in vista del possibile referendum sull’indipendenza della regione catalana, che penalizza i titoli del debito spagnoli.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.